Come si sviluppa il linguaggio nel bambino

La conquista del linguaggio è un processo lungo che inizia ancor prima della nascita ed è strettamente legato alle caratteristiche del bambino, alle esperienze di vita, ed  alla relazione genitore-bambino.
Dati i numerosi fattori coinvolti ci possono essere notevoli differenze tra un bambino e l’altro nei tempi di sviluppo del linguaggio senza che questo debba destare preoccupazioni.
 
Le parole sono l’anello finale di un dialogo antico iniziato nella pancia della mamma quando il feto è sensibile alla voce materna, ai suoni ed ai rumori di una certa intensità.
Il neonato nasce con notevoli competenze e soprattutto con una predisposizione ad interagire con gli esseri umani. Quindi le sue potenzialità hanno bisogno di trovare un ambiente stimolante e comprensivo dei suoi bisogni per potersi sviluppare. 
 
Le iniziali comunicazioni del bambino avvengono attraverso il pianto, le espressioni del viso e i movimenti del corpo. I genitori, rispondendo nel modo più adeguato ai bisogni del figlio e interpretando i suoi segnali, conferiscono un senso alla comunicazione del neonato. 
In questo modo le manifestazioni del bambino acquistano gradualmente un significato non solo per i genitori, ma anche per il bambino stesso che vive l’esperienza di essere compreso e soddisfatto nelle sue esigenze.
 
La mamma e in generale chi si prende cura del neonato sono le prime persone che cominciano a conversare con il bambino durante l’accudimento, verso i 2-3 mesi di vita il bambino inizia a rispondere attraverso il sorriso (a quest’età il bimbo può coordinare lo sguardo sul viso e gli occhi della mamma) e con i primi vocalizzi.
Il sorriso e le interazioni successive sono legati alla nuova capacità di contatto visivo, attraverso cui il lattante si mostra interessato all’altro e cerca di attirare e mantenere l’attenzione dell’interlocutore.

Con il controllo visivo nel mondo del bambino possono entrare anche gli oggetti e gradualmente il bambino sperimenta un’interazione a tre in cui l’attenzione è condivisa tra bambino-adulto-oggetto (6-8 mesi). Attraverso l’uso dello sguardo le comunicazioni del bambino diventano più intenzionali.

 
Dai 8-9 mesi circa il bambino riesce a guardare nella direzione del dito della madre ed inizia egli stesso a indicare. I gesti possono avere varie funzioni che si sviluppano progressivamente. 
Dapprima il bambino usa il gesto richiestivo, con cui cerca di raggiungere uno scopo (da 8-9 mesi). 
Poi introduce il gesto dichiarativo con cui il bambino manifesta il suo desiderio di interagire cercando di attirare l’attenzione dell’adulto su qualcosa che attrae il suo interesse.
Successivamente (dai 12 mesi) compare il gesto simbolico, un gesto che non fa riferimento a qualcosa che è presente nell’ambiente ma rappresenta simbolicamente un oggetto o una situazione ed assume un significato condivisibile (es. “fare ciao” con la mano). Con l’uso di questi gesti il bambino dimostra di aver maturato una capacità simbolica, che rappresenta un prerequisito fondamentale per lo sviluppo linguistico. 
 
Dal punto di vista dell'espressioni vocali si passa dai primi vocalizzi alla lallazione (6-8 mesi), in cui il bambino produce sillabe spesso ripetute, formate da una consonante seguita da una vocale. 
I genitori facilmente riconoscono nella lallazione dei propri figli delle “parole” e spontaneamente vi abbinano il significato, quindi i suoni che il bambino produce iniziano ad assumere un significato condiviso. Ripetendo la parola in vari contesti legati a situazioni abituali nella vita del bambino i genitori aiutano il piccolo all’acquisizione del suono e del significato.
 
Le prime parole compaiono tra i 12-16 mesi, e una volta consolidate, il vocabolario del bambino si espande in modo molto rapido.

Tra i 2 e i 3 anni il bambino diventa capace di costruire delle frasi, dapprima unendo singole parole in successione (nomi e aggettivi), poi costruendo frasi con una struttura semplice.

Intorno ai 3 anni generalmente il bambino raggiunge un buon livello di sviluppo del linguaggio verbale. 
 
Dott.ssa Ilaria Rittatore Vonwiller
 
 

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