I piccoli si preparano ad entrare all'Asilo nido e alla Scuola d'Infanzia

Siamo in clima di vacanza ma per molti genitori il pensiero vola già a settembre, quando i loro piccoli affronteranno per la prima volta l'ingresso all'asilo nido o alla scuola d'infanzia. Ed è proprio in questo tempo di attesa che è importante condividere con loro come sarà la nuova vita che li aspetta.

 

Ruth e Dario, della libreria Il Dondolibro di Busto Arsizio (Va), aderendo al progetto Nutri-Menti ci propongono due libri che offrono ampio spazio per raccontare e immaginare questo nuovo inizio.

 

MARCO VA ALL’ASILO NIDO di Xavier Deneux, Ed. Tourbillon, 2013

 

In un libricino dalle pagine plastificate, che anche le manine dei più piccoli possono sfogliare senza il rischio che si strappino, Xavier Deneux presenta in maniera fresca e leggera la quotidianità dell’asilo nido.

I personaggi sono coniglietti, colorati e solari, che pagina dopo pagina ci mostrano i vari aspetti della vita all’asilo nido: dall’ingresso con il distacco dai genitori, ai momenti del gioco libero, della lettura condivisa, del pranzo (non sempre gradito ai piccoli), del sonnellino, fino all’arrivo della mamma, che torna sempre.

Si tratta di un libro rassicurante e di facile lettura, grazie alle immagini serene e “accoglienti”, che permettono al bambino anche molto piccolo di immaginare la scansione della giornata in quel luogo nuovo, dove trascorrerà alcune ore senza mamma e papà, insieme ad altri bambini con cui condividerà tante attività e nuove emozioni.

 

VADO A SCUOLA di Emanuela Nava e Desideria Guicciardini, Lapis edizioni, 2013

 

Un albo senza parole in cui il racconto del delicato momento dell’ingresso alla scuola dell’infanzia, è affidato alla sola forza delle immagini.

Un gruppetto di bambini e bambine, accompagnati dalla mamma, dal papà o dal nonno, affronta il primo giorno di scuola: l’accoglienza delle maestre, presenze molto rispettose e poco invasive, la scoperta dei nuovi spazi insieme al proprio adulto di riferimento, il momento del saluto tra grandi e piccoli e, prima di lasciarsi, l’idea di un nonno che, per aiutare il proprio nipotino ad affrontare il distacco, gli regala una sua foto perché il piccolo ne conservi il ricordo.

 

La stessa idea viene rivisitata dai bambini che, insieme decidono di lasciare un loro ricordo , chi un oggetto, chi un gioco estratto dallo zainetto, agli adulti prima che vadano via.

Così finalmente nell’ultima pagina, bambini e maestre possono giocare tutti insieme.

 

In questo prezioso albo le autrici riescono a illustrare con uno sguardo tenero, l’inserimento alla scuola dell’infanzia, un momento difficile e doloroso per tutti, grandi e piccoli, perché separarsi anche solo provvisoriamente dall’oggetto d’ amore, è faticoso.

Ma è più facile farlo se si porta con sé un buon ricordo della persona che si ama, che qui è rappresentato da un oggetto da tenere in tasca ed estrarre all’occorrenza, ma che può semplicemente essere un’immagine, un profumo, una voce che si conserva nel proprio cuore.

Un libro senza parole è una risorsa eccezionale, poiché dà la possibilità all’adulto che legge, di raccontare in modo del tutto personale, senza i “paletti” delle parole scritte. E’ anche un libro impegnativo perché costringe l’adulto, così abituato ad avere una traccia da seguire, a mettersi in gioco, usando quella fantasia spesso dimenticata.

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