Essere coppia ... diventare genitori: la sfida della cogenitorialità

Partendo dal titolo di un libro “La sfida della cogenitorialità” vi proponiamo alcuni spunti di riflessione sul tema dei genitori che si guardano l’un l’altro, si confrontano nelle loro differenze, lavorano per gestire insieme la cura e l’educazione dei figli. 

Riuscire a negoziare, ad allearsi, a sostenersi reciprocamente nelle decisioni che riguardano i figli è un processo impegnativo, in alcuni momenti arduo ma fondamentale per  costruire  un autentico spazio per il bambino e il ragazzo e  trasmettergli il sentimento di avere una base sicura  evitando di proiettare i problemi su di lui. 

 

La visione idealizzata della maternità e della paternità come situazioni "felici" è l’aspettativa sociale corrente intorno al diventare genitori. Al contrario, il mestiere di genitore è difficile e comporta un lavoro psichico duro, prolungato e complesso.

Diventare genitori non coincide con l’evento della nascita ma è legato a un lungo processo di rielaborazione già a partire dalla gravidanza sia a livello mentale sia a livello delle proprie relazioni affettive, che determina un cambiamento nel mondo del singolo e della coppia. Diventare genitori è sviluppare funzioni psichiche specifiche, non si esaurisce nel rapporto madre/figlio, padre/figlio ma coinvolge la triade. 

 

La transizione alla genitorialità vede i due genitori impegnati ad organizzarsi sempre di più, mettendo in campo sia la capacità di connettersi emotivamente sia di coordinarsi ed alternarsi nei compiti di allevamento e cura indispensabili per far fronte alle necessità del figlio.

La famiglia evolve continuamente nella sua forma, oggi, come in passato, osserviamo l’organizzarsi di nuove configurazioni familiari: le famiglie ricostituite, le famiglie con bambini nati da fecondazioni artificiali, le coppie di fatto, le famiglie monoparentali, le famiglie miste, le famiglie con adozioni nazionali e internazionali.

Le funzioni paterna e materna possono essere presenti nella coppia genitoriale, possono essere svolte alternativamente da uno o l’altro dei genitori, possono essere presenti nel gruppo familiare allargato. Ciascuna funzione è influenzata sia dalla personalità, sia dalla funzione complementare svolta dall’altro partner, sia dalle risposte di ogni figlio nelle diverse fasi della crescita.

 

La letteratura individua le principali dimensioni che caratterizzano il funzionamento cogenitoriale che riguardano gli affetti, la condivisione delle responsabilità e della cura del bambino ed il mutuo coinvolgimento dei genitori con il figlio: solidarietà, supporto, condivisione delle responsabilità, rispetto, fiducia, sono alcune delle fondamentali dimensioni positive a sostegno dell’alleanza tra genitori che riescono a mediare le proprie differenze e lavorare sullo stesso fronte, stabilendo un contatto emotivo a tre anche quando si è solo in due.

 

Per comunicare davvero è necessario mettersi in gioco imparando a riconoscere le emozioni che ci animano, riconoscendo differenze e trovando insieme significati e soluzioni: la condivisione può permettere alla coppia di esplorare le reciproche fantasie e aspettative su come essere genitori.

 

Care mamme, cari papà vi invitiamo a considerare l’esperienza di genitore come un’occasione unica, preziosa, spesso irripetibile, di condividere l’avventura più meravigliosa della vita.

 

Dott.sse Sara Ugolini e Eugenia Vezzoli

 
 

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