Tra frustrazione e autonomia: la strada per crescere
Lavorando con i genitori mi trovo spesso di fronte a domande che riguardano i comportamenti oppositivi dei figli e trovare le risposte non è mai un compito facile.
Penso sia importante riflettere su questi due punti:
1. ogni comportamento del bambino ha un significato
2. ogni comportamento avviene all’interno di una relazione
Per questi motivi quindi una stessa vicenda può avere molte sfaccettature.
Quale strumento ha il genitore per orientarsi?
La possibilità di osservare il proprio bambino e di porsi in una posizione di ascolto (non solo del bambino ma anche di se stessi) possono favorire la comprensione dei significati legati ai singoli comportamenti che un bambino mette in atto.
La risposta più o meno coerente alle richieste che provengono dai figli, la posizione che il genitore assume e il modo in cui affronta i conflitti sono fortemente influenzati dal proprio carattere e dalla propria storia.
Capire a chi appartengono i sentimenti (al genitore o al bambino) e cosa riguardano è piuttosto complesso, tanto è vero che spesso proprio di questo si occupano gli interventi precoci di sostegno ai genitori nelle fasi di grande vulnerabilità (nascita, cambiamenti, separazioni, momenti di crisi…) ma anche di grande flessibilità del bambino ancora piccolo.
Ogni genitore sperimenta la confusione fra i propri sentimenti e quelli del figlio, e compie errori di interpretazione, ma è anche in grado di recuperare e spesso è proprio il recupero dopo un momento di disarmonia che promuove lo sviluppo.
E’ rassicurante sapere che non è necessario trovare subito la risposta giusta, ma cercare di tradurre le emozioni del bambino in qualcosa che egli sia in grado di gestire.
Tentare di evitare ogni frustrazione al bambino, interpretando i suoi bisogni troppo presto, prima che abbia avuto il tempo di assaporare la propria sensazione, rischia di sottrargli parte della sua stessa esperienza. Se si riempie immediatamente un vuoto la creatività e la novità vengono bloccate sul nascere.
E’ fondamentale tenere a mente che la risposta che diamo alla comunicazione del bambino lo aiuta a dare un senso ai suoi sentimenti, a sperimentare ed imparare un modello di elaborazione dell’esperienze. Questa è la strada verso l’autonomia.
Un sano sviluppo non può prescindere totalmente dal disagio causato dai sentimenti spiacevoli.
Per controllare l’aggressività, le paure e le emozioni negative il bambino deve poterle provare, solo così può valutarne la forza e trovare in sé le risorse per imbrigliarle e, se possibile, utilizzarle per scopi vantaggiosi.
Quando il bambino non trova tutto fatto e risolto dai genitori, deve necessariamente sviluppare degli strumenti per far fronte alle difficoltà e imparare a tollerare la frustrazione e l’attesa che esse comportano.
Dott.ssa Ilaria Rittatore Vonwiller