Leggere ad alta voce ai bambini
Ne parlano : Silvia del Francia, scrittrice ed esperta in letteratura per l’infanzia, e la Dott.ssa Ilaria Rittatore, socia fondatrice A05
Ho parlato a Silvia del nostro Progetto Nutri-menti, ed ha subito accettato con entusiasmo. Insieme abbiamo pensato che fosse importante e non banale parlare del leggere ad alta voce ai bambini, dal momento che la nostra voce è il primo strumento con cui entriamo in contatto con loro, e il libro è lo strumento successivo.
Silvia dice:
prima del libro c’è la VOCE.
La voce della mamma, quella che il bambino ha udito fin da quando era in grembo e che il liquido in cui è cresciuto ha trasformato in carezza, il liquido amniotico infatti trasforma i suoni in sensazioni tattili.
La voce della mamma è la prima cosa che il neonato impara a riconoscere e ogni volta che la ascolterà si attiverà in lui il ricordo di quelle carezze. Attraverso le parole pronunciate dalla mamma il bambino imparerà a comunicare con lei e con il mondo, a dar voce ai suoi bisogni e alle sue emozioni, a raccontare ciò che gli accade, scoprirà il nome delle cose che lo circondano.
La voce della mamma è la prima cosa che il neonato impara a riconoscere e ogni volta che la ascolterà si attiverà in lui il ricordo di quelle carezze. Attraverso le parole pronunciate dalla mamma il bambino imparerà a comunicare con lei e con il mondo, a dar voce ai suoi bisogni e alle sue emozioni, a raccontare ciò che gli accade, scoprirà il nome delle cose che lo circondano.
La voce della mamma:
rassicura il bambino quando ha paura,
lo culla cantando ninne nanne, filastrocche e canzoncine,
è divertente quando gioca con lui,
è tenera mentre gli fa il bagnetto o lo imbocca,
è calda come un abbraccio quando arriva il momento delle coccole,
lo incanta pronunciando parole inventate, improvvisate, lette.
Ritengo che non si possa parlare di libri per bambini, se prima non si pone l’attenzione sull’importanza della lettura ad alta voce. Se è naturale e scontato ritenere che a dei bambini molto piccoli sia necessario leggere ad alta voce un libro, dato che non sono ancora in grado di farlo autonomamente, spesso se ne ignora il valore.
Ma non ci si può accostare ad un bambino con un libro se non si ritiene questa azione un vero e proprio momento di piacere condiviso. E’ questo un gesto che richiede disponibilità e gioia. Leggere ad alta voce permette prima di tutto a mamma e papà, di stare vicino al loro bambino, di regalarsi momenti (bastano circa 15 minuti al giorno) di intimità, di coccole, di divertimento.
Il messaggio che il bambino riceve è “questo tempo è per noi due, sono qui con te, mi prendo cura di te, mi piace stare con te”. Messaggi fondamentali che aiutano il bambino a sentirsi amato e al sicuro, che gli permettono di costruire fiducia in sé e negli altri.
Leggere ad alta voce ai bambini, fin dai primissimi giorni, sviluppa rapidamente l’interesse per la relazione e per l’uso della parola come mezzo di interazione: l’adulto parla e il bambino ascolta e risponde.
Non si tratta infatti di una relazione passiva del bambino durante l’ascolto, ma sempre di più il bambino interagisce in questa relazione, prima con semplici vocalizzi e agitazione di braccia e gambe in risposta alla voce che legge, poi intervenendo con la ripetizione di singoli vocalizzi e successivamente con una partecipazione sempre più attiva durante la lettura.
Non si tratta infatti di una relazione passiva del bambino durante l’ascolto, ma sempre di più il bambino interagisce in questa relazione, prima con semplici vocalizzi e agitazione di braccia e gambe in risposta alla voce che legge, poi intervenendo con la ripetizione di singoli vocalizzi e successivamente con una partecipazione sempre più attiva durante la lettura.
Non posso far altro che concordare con le parole di Silvia e aggiungo:
Il piccolo sente suoni che diventano per lui sempre più famigliari e che a poco a poco tenta di imitare. Ai suoni il bambino impara ad associare immagini e/o esperienze così da poterli trasformare in parole con un significato condiviso (Leggi "Come si sviluppa il linguaggio").
La lettura è fatta di parole e le parole evocano oggetti, esperienze, emozioni, sentimenti diventando un tesoro da condividere con i propri bambini e uno strumento di crescita e di confronto con gli altri.
Il piccolo sente suoni che diventano per lui sempre più famigliari e che a poco a poco tenta di imitare. Ai suoni il bambino impara ad associare immagini e/o esperienze così da poterli trasformare in parole con un significato condiviso (Leggi "Come si sviluppa il linguaggio").
La lettura è fatta di parole e le parole evocano oggetti, esperienze, emozioni, sentimenti diventando un tesoro da condividere con i propri bambini e uno strumento di crescita e di confronto con gli altri.
Silvia prosegue:
Dai primi libri, spesso fatti di filastrocche, che il genitore propone al piccolo modulando la voce, giocando con lui, tenendolo in braccio, coccolandolo, alle vere e proprie narrazioni, il libro crea un contatto fisico ed emozionale tra chi legge e chi ascolta e questa è la prima funzione del libro.
Dai primi libri, spesso fatti di filastrocche, che il genitore propone al piccolo modulando la voce, giocando con lui, tenendolo in braccio, coccolandolo, alle vere e proprie narrazioni, il libro crea un contatto fisico ed emozionale tra chi legge e chi ascolta e questa è la prima funzione del libro.
La lettura ad alta voce favorisce quindi la relazione tra adulto e bambino, perché consente di creare complicità, condividendo emozioni intense e piacevoli, in una relazione empatica unica, che aiuta il bambino nel percorso della crescita.
Concludo
Mi sembra importante sottolineare come la lettura ad alta voce crei un’occasione unica di condivisione di emozioni e sentimenti, incluse le paure e i “sentimenti brutti”, che attraverso il libro possono essere affrontati nel mondo della fantasia e con la vicinanza di un adulto.
Parleremo presto di libri con i nostri esperti….intanto buona lettura a tutti!
Silvia del Francia (scrittrice, esperta di letteratura per l'infanzia)
Dott.ssa Ilaria Rittatore