“Uno sguardo sullo sguardo”

Formazione con l'osservazione

Settembre è un mese ricco di appuntamenti importanti per i genitori e per i bambini piccoli, entrambi alle prese con esperienze nuove legate alle diverse tappe dello sviluppo, come l’inserimento all’Asilo Nido, alla Scuola dell’infanzia, alla Scuola Elementare, esperienze attese con desiderio e trepidazione, a volte con preoccupazione.

 

Sappiamo che i cambiamenti e le trasformazioni fanno parte del percorso di crescita e portano inevitabilmente con sé dubbi e incertezze sia nei piccoli che negli adulti che si occupano di loro, sentimenti preziosi che è importante imparare a riconoscere e ad accogliere.

 

Ma il nostro tempo caratterizzato dall'urgenza, dall’idea che tutto debba essere risolto velocemente, ci costringe a cercare rapidamente una spiegazione a ciò che succede al bambino piccolo e a pensare a soluzioni semplici per situazioni che in realtà sono più complesse.

 

Dai media e dal web emerge un’immagine scontata, a volte banalizzata dei bambini piccoli e delle strategie educative che i genitori devono mettere in atto affinché le loro richieste di adattamento ai modelli e alle aspettative sociali, ottengano risultati sicuri e immediati.

Viene così a mancare il tempo necessario per capire ed elaborare i problemi, rispettando i tempi di ciascuno, per avvicinarsi, come dice Dina Vallino, al “mistero che ogni bambino porta con sé, mistero della sua affettività e del suo pensiero.”

 

A questo proposito vorrei presentare il Progetto di formazione con l’osservazione che A05 sta realizzando con un gruppo di Educatrici di Asili Nido della provincia di Varese, rifacendosi all’esperienza sperimentale realizzata a Milano in alcuni Nidi e Scuole Materne Comunali a partire dal 1988.

 

“La formazione con l’osservazione trae ispirazione dall’Infant Observation, il metodo di osservazione messo a punto dalla Psicoanalista Ester Bick, sia per quanto riguarda l’assetto, “il setting”, sia perché tocca il cuore dell’attività mentale, le emozioni forti delle persone che lavorano con i bambini” (M. Noziglia).

Attraverso questo modalità di osservazione A05 si propone di aiutare gli operatori della prima infanzia a diventare più sensibili e consapevoli della turbolenza emotiva che la relazione con i bambini piccoli e i loro genitori porta con sé, a sensibilizzare gli operatori della prima infanzia alla vita emotiva e alla comprensione delle relazioni, competenze indispensabili per tutti coloro che si occupano dei bambini piccoli e dei loro genitori.

 

Il termine “Osservare” in senso etimologico significa serbare, conservare, perciò l’atto dell’osservare implica che chi osserva sappia accogliere dentro di sé e trattenere sia ciò che ha visto, sia le emozioni che sono state suscitate in lui.

“Non c’è nulla di ovvio e nulla che possa essere soggetto a generalizzazioni nell’osservare l’emergere del carattere individuale di un bambino all’interno delle sue prime relazioni” (E. Quagliata).

 

Ecco perché per avvicinarsi al bambino piccolo, è necessario imparare ad osservare con “stupita meraviglia”, che significa intraprendere un percorso di scoperta verso l’altro, sospendendo il giudizio e i preconcetti sul mondo infantile, stereotipi che a nostra insaputa, possono impedirci di vedere il bambino, essere unico e non preconfezionato.

 

Formarsi con l' osservazione è una straordinaria occasione di apprendimenti, di crescita personale e di integrazione, anche per l’esperienza di discussione dei protocolli delle osservazioni all’interno di un gruppo di lavoro, in cui “l’esperienza vissuta e poi raccontata si arricchisce della molteplicità dei significati scaturiti dalle varie percezioni che i partecipanti del gruppo hanno dell’esperienza narrata.” (M. Pagliarani)

 

Dott.ssa Marinella Galante

 

Questo sito utilizza cookies, continuando a navigare acconsenti al loro impiego. Maggiori informazioni sono disponibili al link Privacy.

Accetto