Essere fratelli: non è solo gelosia!

Nell’esperienza di vita tra fratelli ci sono molti sentimenti positivi che spesso vengono poco sottolineati perché gelosia e rivalità coinvolgono e preoccupano maggiormente i genitori.

 
Effettivamente quando nasce un secondo bambino, l’identità del primogenito viene messa in discussione dal momento che il neonato gli sottrae il posto di figlio unico; mentre quando i fratelli sono già più di uno, per ognuno cambia la posizione all’interno della famiglia.
 
Quasi tutti i fratelli più grandi provano risentimento per l’ultimo arrivato e le manifestazioni di gelosia possono essere varie e diverse anche a seconda dell’età.
Spesso (ma non sempre) i primogeniti richiedono maggiori attenzioni rispetto ai più piccoli. Questo accade perché hanno goduto della piena attenzione dei genitori per tutto il primo periodo della vita. Mentre i figli minori nascono in famiglie in cui sono già presenti dei bambini e sperimentano da subito un’attenzione suddivisa e non sempre esclusiva.
 
Se è vero che il figlio unico, con l’arrivo di un fratello, si trova a condividere l’affetto dei genitori e deve affrontare dei sentimenti di rivalità, è anche vero che guadagna un compagno che mitiga il senso di solitudine che a volte può sperimentare, un compagno di giochi che porta ad un arricchimento della sfera del gioco e della fantasia, e sente inoltre alleggerirsi il peso delle aspettative dei familiari.
 
Generalmente il figlio maggiore crea nel tempo un atteggiamento di protezione e sostegno nei confronti del fratello minore, avendo già sperimentato molte delle esperienze che vede affrontare al fratello per le prime volte (per es. andare a scuola, dal dentista, dal parrucchiere…).

Per il più piccolo il fratello maggiore fa parte sin dall’inizio della sua vita delle persone di riferimento insieme a mamma e papà, nella sua esperienza non esiste qualcosa di diverso.
 
Tra fratelli nel tempo si crea un Io-noi, un io plurale composto dalla coppia o dal piccolo gruppo e questo rappresenta una funzione importante dell’essere fratelli. I giochi comuni, i segreti, le avventure dell’infanzia costituiscono il modello di intimità sul quale si formano i successivi rapporti di amicizia e amore.
L’intimità con i fratelli o con figure assimilabili (ad esempio i cugini) costituisce una palestra in cui i bambini imparano per la prima volta a stringere amicizia, a superare una lite, a condividere, a dare e ricevere, e a controllare l’odio e la distruttività verso i coetanei.
 
Si può parlare e condividere con i propri figli l'esperienza di essere fratelli anche attraverso i libri, noi l'abbiamo fatto con i nostri librai di fiducia, e nell'articolo "I fratelli: sfogliamo INSIEME qualche libro" potrete trovare qualche spunto....BUONA LETTURA!
 
Dott.ssa Ilaria Rittatore Vonwiller
 
 

Questo sito utilizza cookies, continuando a navigare acconsenti al loro impiego. Maggiori informazioni sono disponibili al link Privacy.

Accetto